Il sistema sta vivendo un vero e proprio momento di cambiamento, per i servizi, sia lato domanda che lato offerta, è ormai consolidata la necessità di un pronto allineamento del rapporto tra le due.
L’ intero sistema Italia vive a due velocità, solo le strutture che mantengono la consapevolezza del mercato, hanno clientela fidelizzata a loro (non al mercato “mordi e fuggi”) e conoscono bene il reale significato del termine “valore aggiunto” riescono a mantenere la propria posizione sul mercato dell’ offerta e a contenere queste continue oscillazioni.
Coloro che lo scorso anno hanno deciso di aumentare il pricing al pubblico, anche per via del post Covid, senza tener conto della reale condizione economica dei singoli privati (Clienti), si trovano, ad oggi, a dover uscire sul mercato con offerte last minute e prezzi aggressivi per compensare la grande disponibilità di ospitalità che, normalmente in questo periodo dell’anno, è esaurita già da tempo.
Un vero e proprio segnale di quanto la politica di prezzo renda sensibile il mercato del turismo leisure (svago e vacanziero).
In conclusione, l’occupazione della domanda è strettamente collegata al pricing dell’ offerta e questo condiziona pesantemente la logica di acquisto di una o altra destinazione turistica italiana, il tutto a favore di un mercato turistico estero che riceve, per inerzia, la domanda rifiutata dal mercato nazionale.
Occorre capire velocemente questo passaggio e formarsi, attraverso i corsi e le iniziative svolte da coloro che vivono il campo quotidianamente e hanno il sentiment reale della situazione minuto dopo minuto.
Emanuele Coveri, Hotel Manager UNAHOTELS Club Hotel Ancora, Stintino (SS)
